Potere di ordinanza delle Regioni e asimmetrie nella tutela dei diritti

Il caso della scuola distopica

Autori

  • Stefania Parisi

DOI:

https://doi.org/10.6093/2421-0528/9927

Parole chiave:

diseguaglianze, diritti fondamentali, crisi pandemica, rapporti tra Stato e Regioni, ordinanze regionali, giudici amministrativi, didattica a distanza

Abstract

Il contributo si interroga sull’accentuazione delle asimmetrie e delle diseguaglianze nella tutela dei diritti fondamentali durante la crisi pandemica sul territorio nazionale, che si è aggiunto alle diseguaglianze già esistenti. Svariate le cause: un uso a volte eccessivo del potere di ordinanza delle Regioni; lo scarso controllo – soprattutto nelle prime fasi della pandemia – da parte dello Stato centrale; la mancanza di collaborazione tra Stato e Regioni; alcune pronunce dei giudici amministrativi che, talora, hanno dato esiti contraddittori nella tutela dei diritti. In particolare, si analizza il rapporto tra fonti statali e ordinanze regionali nelle varie fasi della pandemia, dedicando particolare attenzione al tema della scuola a distanza e al modo in cui i giudici amministrativi si sono pronunciati nel corso delle varie congiunture politiche e pandemiche

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Pubblicato

2023-03-22

Come citare

Parisi, S. (2023). Potere di ordinanza delle Regioni e asimmetrie nella tutela dei diritti: Il caso della scuola distopica. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 20(1/speciale). https://doi.org/10.6093/2421-0528/9927