“This is the best income of the commune: for God’s sake, let it be maintained!” The tendering systems of the Dogana dei Paschi of Siena in the 14th and 15th centuries: operation, profits and profile of the contractors
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/11557Parole chiave:
Medioevo, XIV-XV s., Siena, Dogana dei Paschi, sistema di appaltiAbstract
Il saggio analizza i diversi sistemi di appalto sviluppati prima e dopo l’istituzione della Dogana dei Paschi di Siena per la gestione dei proventi dei pascoli in Maremma tra il XIV e il XV secolo. L’analisi si concentra sul sistema di appalto della prima metà del XIV secolo, su quello istituito temporaneamente negli anni Settanta del Trecento e su quello sviluppato a partire dal 1412. Il saggio si sofferma in particolare su quest’ultimo sistema di appalto ‘misto’ pubblico-privato, ovvero con appaltatori privati eletti come e secondo le procedure tipiche dei pubblici ufficiali, per il quale sono disponibili più fonti, per studiarne l’impatto finanziario e i successivi aggiustamenti istituzionali, insieme ad uno studio degli appaltatori. Per alcuni di essi, si ricostruisce il profilo socio-economico, i profitti e i vantaggi politici ed economici della partecipazione alle entrate della Dogana, suggerendo il ruolo del sistema di appalto ‘misto’ nel mantenere l'equilibrio politico ed economico tra le diverse fazioni (Monti) in cui era divisa l’élite urbana senese nel XV secolo.
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